Diarrea

Sunday, December 28, 2008

          Dott. Giorgio Di Concetto

Direttore del Dipartimento di Didattica Clinica Scuola Matteo Ricci

Consigliere FISA

Il termine cinese xiè si riferisce sia alle feci molli e non formate, sia alle feci acquose. Le forme acute sono generalmente causate da fattori cosmici, alimentari o emozionali; viceversa, le sindromi croniche sono indotte dal deficit di qi o di yang. Tuttavia, nella pratica clinica incontrano frequentemente quadri clinici complicati, nei quali una sindrome da eccesso nasconde una condizione da deficit. Ad esempio, una forma caratterizzata da feci molli per accumulo di umidità - calore può nascondere una condizione di deficit di milza, mentre una diarrea da invasione di freddo può instaurarsi su un deficit di di yang di rene, in fase latente. La disarmonia fegato/milza rappresenta, secondo la mia esperienza, la causa più frequente di diarrea, frequentemente alternata a stipsi; sindrome classificata come “colon irritabile” dalla medicina moderna.

Ogni tipo di diarrea è espressione di un interessamento patologico del colon, che ha il compito di ricevere i residui alimentari, assorbire i liquidi ed eliminare le feci. Tale compito è strettamente dipendente dalle funzioni di trasformazione e trasporto della milza. Il freddo – umidità e l’umidità – calore sono fattori eziologici associati di origine cosmica o alimentare. In condizioni di eccesso inibiscono le funzioni della milza, accumulandosi nel colon e sono frequentemente responsabili delle diarree acute; tuttavia, se la loro azione patologica si prolunga e si ripete nel tempo, possono portare il quadro clinico alla cronicizzazione, anche perché, a lungo andare, la coppia milza - stomaco viene danneggiata e subentra una condizione di deficit. Un deficit latente, inoltre, può evidenziarsi in seguito ad un’invasione esogena o ad un errore alimentare; come succede, ad esempio, nella diarrea causata da ingestione di latticini. Le cause psichiche sono in grado di ostacolare le funzioni della milza tramite la superinibizione esercitata dal fegato; si tratta di un quadro clinico disarmonico che si manifesta inizialmente come una sindrome da eccesso per stasi di qi di fegato, ma successivamente compaiono i sintomi da deficit di energia di milza. In questo caso la diarrea può comparire in forma acuta, in seguito a stress psichico (“colon irritabile”); tuttavia, in seguito al continuo ripetersi di stress psichici, si stabilizza l’azione del fegato sulla milza e la diarrea, spesso alternata a stipsi, diviene un disturbo cronico. Occorre tener presente, inoltre, che le preoccupazioni, i pensieri e l’eccessivo lavoro mentale possono danneggiare la milza con modalità diretta. Allo stesso modo agiscono le malattie debilitanti e gli eccessivi affaticamenti, che possono portare all’esaurimento del qi e dello yang di rene - milza, specie se si tratta di energie già indebolite per fattori ereditari e costituzionali. Le funzioni di trasformazione e di trasporto della milza sono fortemente inibite sia da un deficit dell’energia centrale zhong qi sia da una carenza di yang di rene. Quest’ultima condizione favorisce l’insorgere e lo stabilizzarsi della diarrea, dal momento che il rene controlla gli sfinteri del basso. Quando viene bloccato il processo di trasporto verso l’alto da parte della milza, la sua energia ristagna e cambia direzione; si parla di “crollo del qi”, prima latente e poi conclamato. L’umidità si accumula nel jiao inferiore e prevalentemente nel colon; la stasi di energia che si verifica a questo livello può sviluppare del calore. Mentre l’accumulo stabile di umidità è favorito dal deficit della milza, lo sviluppo di calore è indotto frequentemente dalla compressione dell’energia di fegato nell’ambito di un quadro clinico di disarmonia. Il calore concentrato può trasformarsi in fuoco tossico e determinare le lesioni organiche tipiche della colite ulcerosa e del morbo di Crohn.

CLASSIFICAZIONE

Sindromi da eccesso

INVASIONE DI FREDDO - UMIDITA’

ACCUMULO DI UMIDITA’ - CALORE

RISTAGNO DI ALIMENTI

Sindromi da deficit

DEFICIT DI ENERGIA DI MILZA

DEFICIT DI YANG DI RENE - MILZA

Sindromi complicate

STASI DI QI DI FEGATO E DEFICIT DI MILZA

FUOCO TOSSICO DI FEGATO CON UMIDITA’ – CALORE DA DEFICIT DI MILZA

DIAGNOSI

Invasione di freddo - umidità:

- feci liquide o molli, non irritanti né maleodoranti;

- dolori crampiformi che migliorano col caldo, col massaggio e dopo l’evacuazione;

- peggiorano col freddo e la pressione;

- febbre o sensazione di febbre;

- lingua con patina bianca e viscosa;

- polso teso jin o xian, lento chi e scivoloso hua.

Questi due fattori associati, di origine cosmica o alimentare, inibiscono le funzioni della milza, per cui compaiono le feci molli per accumulo di umidità da insufficiente trasformazione e la diarrea acquosa per inadeguato trasporto verso l’alto di energia e liquidi. L’ostacolo alla circolazione di qi -xue si manifesta con dolori crampiformi. Il caldo e il massaggio alleviano il dolore perché hanno azione mobilizzatrice, mentre il freddo e la pressione lo aggravano perché peggiorano una condizione di eccesso. Il paziente sta meglio dopo l’evacuazione perché scarica uno stato di eccesso. La febbre non è un sintomo costante e può limitarsi ad una sensazione soggettiva, che è espressione, comunque, di una reazione difensiva. La patina linguale bianca e il polso teso e lento esprimono un’aggressione da freddo, mentre la patina viscosa e il polso scivoloso indicano un accumulo di umidità.


Accumulo di umidità - calore:

- diarrea imperiosa con feci molli, viscose e maleodoranti;

- bruciore anale, tenesmo rettale;

- gonfiore e dolore addominale che peggiora con la pressione;

- miglioramento dopo l’evacuazione;

- febbre bassa o sensazione di febbre;

- lingua con patina gialla e viscosa;

- polso scivoloso hua e rapido shuo.

L’accumulo di umidità - calore nell’intestino può essere causato da aggressione esogena o da errori alimentari. La funzione di trasformazione viene danneggiata: le feci molli e viscose sono causate dall’accumulo di umidità non metabolizzata; la diarrea imperiosa e maleodorante, il tenesmo e il bruciore anale sono sintomi indotti dal calore. Il gonfiore e il dolore addominale, legati al ristagno di energia, peggiorano con la pressione che aggrava una condizione di eccesso. Quest’ultima migliora invece con l’evacuazione. Il calore, imprigionato dall’umidità, determina una febbre bassa ma costante; nei casi meno gravi c’è semplicemente una sensazione soggettiva di febbre, senza un reale rialzo termico. La patina linguale viscosa e il polso scivoloso sono indicativi per un accumulo di umidità; la patina gialla e il polso rapido esprimono la presenza di calore.


Ristagno di alimenti:

- feci liquide o molli, viscose e maleodoranti con alimenti indigeriti;

- eruttazioni, rigurgiti, vomito, alitosi;

- oppressione epigastrica e addominale, gonfiore e dolore diffuso;

- peggioramento con la pressione;

- miglioramento col massaggio;

- lingua con patina spessa e viscosa, bianca o gialla;

- polso pieno shi, scivoloso hua e rapido shuo.

Il ristagno di alimenti nello stomaco ostacola la discesa dell’energia che si manifesta principalmente con turbe dispeptiche da qi controcorrente, ma successivamente viene coinvolto l’intestino con comparsa di stipsi oppure di diarrea da blocco della funzione di trasformazione da parte della milza. L’accumulo di umidità alimentare e lo sviluppo di calore da stasi di qi inducono un quadro clinico analogo al precedente.


Deficit di energia di milza:

- feci molli non irritanti né maleodoranti, con muco e alimenti indigeriti;

- distensione addominale postprandiale;

- a volte diarrea acquosa e senso di pesantezza ipogastrica;

- dolore addominale assente oppure ottuso e profondo;

- miglioramento con la pressione, il massaggio, il calore e il riposo;

- peggioramento dopo l’evacuazione o dopo un affaticamento;

- astenia muscolare;

- lingua pallida, gonfia, improntata, patina bianca;

- polso vuoto xu e fine xi, specie alla barriera destra.

L’umidità di origine alimentare, inadeguatamente trasformata, si accumula nel colon e dà origine alle feci molli, le quali non sono irritanti né maleodoranti, data l’assenza di calore. La presenza di muco, di alimenti indigeriti e la dilatazione addominale postprandiale sono ulteriori conferme di una trasformazione difettosa. La diarrea acquosa e la pesantezza ipogastrica indicano un deficit di trasporto in alto con iniziale crollo del qi che porta con sé i liquidi. La stasi, conseguente al deficit, può causare un dolore cupo e profondo, migliorabile col massaggio e il caldo che tendono a rimuovere la stasi. Il riposo migliora il quadro clinico, che peggiora dopo qualsiasi affaticamento e dopo l’evacuazione. Quest’ultima, infatti, rappresenta uno “svuotamento”, aggravante una condizione di deficit. L’astenia muscolare è dovuta ad un inadeguato trasporto di energia nutritiva agli arti. Il vuoto di qi causa il colorito pallido della lingua, che è anche gonfia e improntata per l’accumulo di umidità non metabolizzata; per lo stesso motivo può coesistere una patina bianca. Il polso vuoto e fine, in particolare alla barriera destra, conferma la carenza di energia della milza.


Deficit di yang di rene - milza:

- diarrea mattutina acquosa e fredda;

- feci molli non irritanti né maleodoranti;

- senso di freddo in sede addominale;

- lombalgia fredda;

- estremità ghiacciate;

- dolore addominale assente oppure ottuso e profondo;

- miglioramento con la pressione, il massaggio, il calore, il riposo;

- peggioramento dopo l’evacuazione o dopo affaticamento;

- lingua pallida, umida, flaccida, improntata, patina bianca;

- polso debole ruo e lento chi.

La diarrea fredda e liquida mattutina è un sintomo caratteristico del deficit di yang di rene, che non controlla adeguatamente lo sfintere anale. La lombalgia, accompagnata da senso di freddo in profondità, è un segno peculiare del vuoto di yang di rene. Il senso di estremità “ghiacciate” è un sintomo imputabile al rene ma anche alla milza, mentre l’addome freddo richiama al deficit di yang di milza. Le turbe dispeptiche, aggravate dai sintomi riferibili all’accumulo di freddo endogeno, sono riconducibili al quadro clinico precedente, come pure le caratteristiche della lingua e del polso.


STASI DI QI DI FEGATO E DEFICIT DI MILZA:

- diarrea, spesso alternata a stipsi, feci molli, a volte maleodoranti con bruciore anale;

- presenza di muco e di alimenti indigeriti;

- gonfiore e dolore addominale;

- senso di peso ipogastrico, prolasso rettale;

- peggioramento con gli stress psichici (“colon irritabile”);

- miglioramento col riposo e il massaggio;

- irritabilità, sbalzi umorali, oppressione respiratoria, cefalea tensiva, ipocondralgia;

- lingua gonfia, improntata, porpora ai bordi, patina bianca o gialla;

- polso teso xian alla barriera sinistra, vuoto xu a quella di destra, a volte scivoloso hua.

La stasi di energia di fegato danneggia la funzione di trasformazione della milza, incapace di metabolizzare adeguatamente l’umidità, che si accumula nel colon e induce la comparsa di feci molli con muco e alimenti non completamente digeriti. Il ristagno intestinale, inoltre, comporta gonfiore e dolore addominale diffuso. La stipsi, alternata alla diarrea, può essere causata dalla difettosa discesa dell’energia di stomaco al colon o dallo sviluppo di calore conseguente alla compressione del qi di fegato; l’accumulo di calore - umidità comporta l’evacuazione di feci maleodoranti con senso di bruciore anale. Gli stress psichici, aggravando la stasi di energia di fegato, peggiorano la sintomatologia; perciò si parla di “colon irritabile”. Il riposo, alleggerendo la tensione, migliora il quadro clinico, come pure il massaggio, che tende a rimuovere la condizione di ristagno. La stasi di energia non comporta alterazioni del corpo linguale che, tuttavia, può presentare i bordi porpora quando c’è sviluppo di calore e ristagno di xue. La lingua gonfia e improntata evidenzia il deficit di milza, mentre la patina bianca esprime l’accumulo di umidità; il colorito della patina vira al giallo, quando inizia lo sviluppo del fuoco di fegato. Il polso teso alla barriera sinistra e vuoto a quella di destra depone per la stasi di qi di fegato e, rispettivamente, per il deficit di milza; può divenire anche scivoloso in caso di accumulo di umidità.


FUOCO TOSSICO DI FEGATO CON UMIDITA’ – CALORE DA DEFICIT DI MILZA:

- quadro clinico analogo al precedente, aggravato dalla presenza di pus e sangue nelle feci;

- coliche addominali violente e recidivanti (“vento intestinale”);

- febbre, sete, bocca amara, bruciore oculare, agitazione, insonnia;

- astenia e atrofia muscolare, anoressia, dimagrimento;

- ulcerazioni della mucosa del colon e del retto;

- flogosi delle pareti sottomucose con stenosi cicatriziali e fistole;

- lingua gonfia e improntata, rossa ai bordi con patina gialla secca;

- polso rapido shuo e teso xian, alla barriera sinistra, vuoto xu alla barriera destra.

Lo sviluppo del fuoco di fegato, complicato in calore tossico, aggrava il quadro precedente, causando la fuoriuscita del sangue, misto a pus, e la comparsa di lesioni organiche (ulcerazioni mucose, flogosi sottomucosa, stenosi cicatriziali e fistole).

La febbre, la sete, il sapore amaro in bocca, il bruciore oculare, l’agitazione e l’insonnia sono espressione dell’azione del fuoco di fegato che consuma i liquidi e danneggia lo shen. Il calore estremo può causare la comparsa di “vento intestinale”, che si manifesta con coliche addominali violente e recidivanti. La lingua è gonfia e improntata per il deficit della milza ed è rossa ai bordi per azione del fuoco di fegato; la patina è gialla e secca per il consumo dei liquidi. Il polso teso e rapido alla barriera sinistra è indicativo del fuoco di fegato; è vuoto alla barriera destra per il deficit di milza.


Terapia

Per trattare tutte le forme di diarrea si può impiegare la seguente formulazione di base:

- ST 25 - tianshu, Cerniera celeste

- BL 25 - dachangshu, Shu di intestino crasso

- ST 37 - shangjuxu, Grande vuoto della regione superiore.

I primi due, in qualità di punti mu e shu del colon, agiscono direttamente sul viscere. Sono punti ad azione polivalente, efficaci nelle sindromi sia da deficit sia da eccesso. ST 37 - shangjuxu è punto he del basso, ad azione speciale sul grosso intestino. E’ spesso sostituito da ST 36 - zusanli a condizione che il de qi si irradi lungo la gamba verso il basso; l’impiego di questo punto è valido specie nelle forme da difettoso trasporto da parte della milza, caratterizzate da astenia muscolare.

In caso di diarrea da invasione di freddo - umidità occorre aggiungere la moxibustione, estendendola, specie nei casi gravi, a CV 8 - shenque, Palazzo dello shen. Si tratta di un punto particolarmente efficace se la sindrome da eccesso nasconde un deficit di qi e di yang. Corrispondente all’ombelico, è facilmente reperibile e può essere utilizzato dal paziente a domicilio. E’ utile effettuare la moxibustione attraverso uno strato di sale, data la sua funzione antitossica e rinfrescante

Se c’è accumulo di umidità - calore, è richiesto il metodo della dispersione, effettuando eventualmente la coppettazione su BL 25 - dachangshu. E’ opportuno aggiungere SP 9 - yinlingquan, Fontana della collina dello yin, utile per fermare la diarrea e indicato per eliminare l’umidità - calore dal jiao inferiore.

La stessa impostazione terapeutica è valida per la diarrea da ristagno di alimenti.

In caso di diarrea liquida o di feci molli da deficit di energia di milza, i punti della formulazione di base vanno manipolati in forte tonificazione e possibilmente riscaldati con la moxibustione. Se le scariche di diarrea sono frequenti e l’astenia è intensa, occorre aggiungere:

- CV 8 - shenque, Palazzo dello shen

- CV 6 - qihai, Mare dell’energia

- BL 20 - pishu, Shu di milza.

I primi due punti, assieme a ST 25 - tianzhu, possono essere riscaldati contemporaneamente con la moxabox; si tratta di una modalità molto efficace nell’eliminare la diarrea da deficit di qi e di yang. BL 20 - pishu rinforza la milza in tutte le sue funzioni; è indicato in caso di deficit di sangue, specie se associato a SP 6 - sanyinjiao.

Nella sindrome da deficit di yang di rene - milza vale la stessa impostazione terapeutica appena esaminata con moxibustione obbligatoria, aggiungendo:

- CV 4 - guanyuan, Barriera della sorgente

- BL 23 - shenshu, Shu di rene

- GV 4 - mingmen, Porta della vita.

Si tratta di punti largamente utilizzati in moxibustione per tonificare lo yang di rene.

In caso di stasi di energia di fegato e deficit di milza, la formulazione di base va integrata dai seguenti punti:

- LR 3 - taichong, Grande assalto

- PC 6 - neiguan, Barriera interna

- BL 18 - ganshu, Shu del fegato.

I primi due rappresentano un’associazione classica, indicata per eliminare le turbe psichiche e dispeptiche dovute a stasi di qi di fegato. Eventualmente l’azione di PC 6 - neiguan può essere rinforzata da SP 4 - gongsun, in base al sinergismo fra chong mai e yin wei mai. BL 18 - ganshu, utilizzabile in coppettazione, mobilizza qi - xue di fegato con intensa azione sedativa; può essere sostituito da BL 47 - hunmen, Porta dello hun.

Nella sindrome da fuoco tossico di fegato con umidità - calore da deficit di milza ccorre mobilizzare qi - xue di fegato sedando la psiche, tonificare la milza sollevandone il qi, purificare il fuoco rinfrescando il sangue e arrestare l’emorragia. In aggiunta alla formulazione di base, sono indicati:

- LR 3 - taichong, Grande assalto

- SP 6 - sanyinjiao, Incrocio dei tre yin

- PC 6 - neiguan, Barriera interna

- BL 18 - ganshu, Shu di fegato

per muovere l’energia e il sangue di fegato con relativa sedazione psichica;

- CV 6 - qihai, Mare dell’energia

- CV 8 - shenque, Palazzo dello shen

- BL 20 - pishu, Shu di milza

- GV 20 - baihui, Cento riunioni

per tonificare la milza e sollevarne il qi;

- LI 11 - quchi, Stagno della curva + PC 3 - quze, Curva della palude

- SP 10 - xuehai, Mare del sangue

- BL 17 - geshu, Shu del diaframma

- SP 1 - yinbai, Bianco nascosto

per purificare il calore, rinfrescare il sangue e arrestare l’emorragia.

Per quanto possa sembrare paradossale, sui punti elencati per tonificare la milza e sollevarne il qi è utile applicare la moxibustione. Alcuni autori sono contrari, ma diversi altri, anche in base alla pratica clinica, sostengono che la moxibustione è idonea a drenare il calore tossico, oltre che a tonificare il qi, se applicata in modo selettivo sui punti corrispondenti all’organo in deficit.

In caso di proctite ulcerosa si può impiegare:

- GV 1 - changqiang, Sempre forte.

Questo punto è in grado di eliminare l’accumulo di umidità - calore nel retto; possiede, inoltre, azione sedativa sulla psiche.

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